Il pulsante “mi piace” per decenni è stato il raccoglitore di dati più potente di Facebook. Questo tasto è ovunque, infatti ogni sito che vuole portare traffico sulla propria pagina Facebook  se ne serve. Questo pulsante per funzionare correttamente, ha bisogno di accedere al tuo account. In pratica prima di attivarsi ha bisogno di sapere chi sei. Comunque anche se non clicchi, Facebook registra comunque il caricamento del tasto e ottiene una mappa completa di ogni sito che lo integra. I nuovi macOS Mojave e iOS 12, dotati del sistema Safari limiterà di molto questa funzione. Ne frattempo, Tim Cook ha negato l’esistenza di un accordo con Facebook per condividere i dati degli utenti.

 

I sistema Safari, un antitracking intelligente migliorato impedisce che i pulsanti “Like” o “Condividi” e i widget per commentare sui social network senza il loro permesso mantengano traccia delle attività degli utenti.

Oltre questo Safari fornisce durante la navigazione degli utenti informazioni di sistema semplificate per evitare che in base alla configurazione del sistema le loro attività vengano tracciate.

Durante il keynote Craig Federighi ha spiegato che questi pulsanti di condivisione sia se vengono o no cliccati possono essere usati per rintracciarti. Per questo si è pensato bene di bloccarli.

 

Per cui quando si cliccherà sul tasto “Mi piace” o “Condividi”, su Safari apparirà un pop-up che chiede all’utente se vuole autorizzare la condivisione dei propri dati.

Per Facebook diventerebbe veramente difficile sfruttare i tasti di condivisione presenti su siti terzi, se anche gli altri browser utilizzassero lo stesso sistema.

Anche stavolta, Apple gioca a suo vantaggio la carta della pubblicità, visto che è rimasta una delle poche aziende di grandi dimensioni a non basare il proprio business su annunci mirati da mostrare agli utenti. Per Google e Facedbook  i dati raccolti dai pulsanti “Mi piace” e “Condividi” si traducono in dollari per Google e Facebook, grazie  alle campagne pubblicitarie mirate. In pratica, se Facebook non sa che hai visitato il negozio online di Timberland, non può offrirti pubblicità sulle Timberland quando torni sul social network o visiti altre pagine che utilizzano i suoi cookie. E questo si traduce in un minor valore degli spazi pubblicitari venduti dalla piattaforma.

Però Safari sarà  pieno di pop-up di conferma e questo potrebbe rendere difficoltosa la navigazione su social network comunque utilizzati come Facebook.

Tim Cook qualche ora fa, ha affermato che Apple non ha mai preso dati personali grazie ad un accordo con Facebook, come aveva scritto ieri il NYT , Apple ha solo integrato all’interno dei suoi sistemi operativi la possibilità della condivisione dei contenuti su Facebook, senza dover aprire la piattaforma, per una comodità dell’utente e non per entrare nel mercato dei dati.

 

Il CEO di Apple alla fine dell’intervista, ha parlato anche dell’importanza della salute digitale e di come Apple stia lavorando sempre di più in questo settore. E ha ammesso che con iOS 12 ha scoperto di stare troppo attaccato al suo iPhone.

Infine, Cook ha smentito qualsiasi coinvolgimento politico ora e in futuro.

Il Web-Tracking di Facebook limitato dal nuovo Safari di iOS 12 di Apple

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